Avere fame. Un istinto primario che apre uno squarcio su un mondo parallelo, contemporaneamente primitivo e postumo. Il racconto muto di una dimensione tragicomica che raccoglie il pubblico di ogni età. Tre artisti muti, con maschere archetipiche, ci accompagnano in un viaggio unico, di altri tempi, per grandi e piccini, assolutamente da non perdere! Ci invitano a interrogarci sulle conseguenze che le nostre azioni innescano nella Storia. L’assenza della parola e la presenza di una drammaturgia che investe suono, spazio, maschere e oggetti, dà corpo ad uno spettacolo altamente poetico, che attinge nelle nostre tradizioni più profonde, divertendoci senza consolarci.